Come definire un Artista ?

L'Artista è quella persona che, trovandosi alla continua ricerca della felicità nella vita, si innamora perdutamente della natura che lo circonda al punto da cercare di riprodurla: suoni ed atmosfere nella musica; colori e forme nella pittura; dimensioni e proporzione nella scultura.
E' proprio l'appassionato amore per la natura a spingere Giuliano Folcia a dare nuova vita al legno in un modo creativo, del tutto originale.
Giuliano lavorava quasi esclusivamente il legno di vecchi tronchi ormai senza vita, abbandonati nei remoti spazi verdi e vi rappresentava con dolcezza e cura infinita, personaggi, piccoli animali, frutta ed oggetti della vita umana che fanno parte del quotidiano, ma che sotto i "ferri del mestiere" acquistano un fascino ed una vitalità tutta nuova.

Giuliano Folcia scolpiva e passava gran parte del proprio tempo libero soprattutto al Parco Nord di Milano dove occupava, si può quasi dire in pianta stabile, la panchina numero 483.
Quando noi de "la Silloge" lo abbiamo incontrato ed intervistato ci ha accolto con un sorriso e ci ha raccontato della sua volontà di fare arte ed anche con parecchio rammarico degli atti di vandalismo cui purtroppo le sue opere all'aria aperta erano vittime.
Il suo intento era quello di abbellire il parco e rendere felici i bambini che lo popolano e che si avvicinavano incuriositi alle sue opere: lo scoiattolo, l'elfo che suona la fisarmonica, l'alpino, la conchiglia, la tartaruga... ma oggi di quelle meraviglie lignee non resta praticamente più nulla.

Tuttavia, quando siamo andati a fargli visita (stiamo parlando del 2009), nella sua casa di Milano, ci siamo trovati di fronte ad una piccola bottega delle meraviglie.
L'aroma del legno appena tagliato permeava la stanza che Giuliano aveva adibito a laboratorio e subito notammo che i personaggi raffigurati avevano l'armonia delle cose belle di un tempo, la forma del lavoro artigianale, la grazia di chi ama veramente l'arte.
Vi erano molte immagini sacre tra cui spiccavano uno splendido crocefisso che ritraeva un Giuseppe D'Arimatea nell'atto di deporre dalla croce il corpo inerte del Salvatore. Poi erano raffigurati i lavori più umili come quello del falegname, del fisarmonicista ambulante, del pescatore, dell'artista di strada.

Oggi Giuliano Folcia non è più tra noi, ma resta la testimonianza delle persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Questo sito, concepito inizialmente per far conoscere "Nonno Folcia", come lo chiamavano i bambini del Parco Nord, oggi resta a testimonianza di una vita semplice di un uomo semplice che faceva un lavoro semplice e che con semplicità ha saputo raffigurare, nel legno, la propria passione ed il proprio amore per l'arte. 

 

Le Opere di Giuliano Folcia

Alcune delle più belle opere dell'artista racchiudono una sensibilità rara ed una dedizione al dettaglio.
Queste opere fanno parte della collezione privata di Casa Folcia.

Al Parco Nord

Ecco un ricordo delle sculture lignee che Giuliano Folcia aveva realizzato al Parco Nord dedicandole, in particolare, ai bambini.
Purtroppo non sono più visibili a causa dei numerosi atti di vandalismo.