AMLETO

IRRISPETTOSA, DISSACRANTE PARODIA SCENICA
DEL CAPOLAVORO DI WILLIAM SHAKESPEARE

 

Amleto, come non lo avete mai visto né mai rivedrete.

Ideare e scrivere una parodia dell'Amleto non è facile, soprattutto poi per chi adora o meglio venera il Bardo, ma la tentazione era davvero troppa. Non si poteva perdere un'occasione come questa in un momento tanto difficile come il lockdown.

Detto per scherzo durante uno dei tanti incontri in videochat per le prove di Klepsydra, si è prepotentemente immesso nelle nostre menti. L'idea ormai ci aveva catturati tutti e non si poteva più farne a meno e da strampalata ipotesi quasi scherzosa, si è trasformata in un fortissimo momento di aggregazione - quantomeno virtuale - che ci ha permesso di rafforzare il nostro amore per il Teatro e di realizzare qualcosa che fosse anche una forte testimonianza del nostro desiderio di ricominciare a vivere. Dopotutto, se non si poteva fare teatro in un teatro reale, quantomeno lo abbiamo fatto nell'immensita smisurata dell'iperreale, surreale, virtuale mondo della rete.

Qui sotto troverete delle informazioni accattivanti e curiosità pazzesche su questo originalissimo progetto e naturalmente il rimando alle pagine web/social che ospitano il risultato finale di questo lavoro folle, eppure insolitamente quanto tecnicamente complesso, accurato e attento.

Quanto al nostro "dolce principe", non ci resta che augurarVi di divertirvi almeno quanto ci siamo divertiti noi nel realizzarlo.

  • CAST E PERSONAGGI (in ordine di apparizione)

    Fantasma (Re Amleto) - LUCA CALINI

    Eccoci..., ancora una volta nelle sembianze di un fantasma. Adoro le suggestioni di queste parti, questa volta però si tratta di un fantasma nobile quello del Re padre di Amleto che mette in guardia il figlio sulle intenzioni malvagie di suo zio Claudio, mio fratello. Beh la realizzazione è molto semplice: buio pesto, torcia sotto il viso ed un primo piano spettrale. Mi dona vero?



    Laerte - EDOARDO BORGONOVO

    Teatro via webcam? WHAAAT, impossibile!
    Questa è stata la mia reazione quando ho sentito che avremmo fatto teatro online.
    All'inizio è sembrato un po' strano, però con un po' di concentrazione e dedizione si è riuscito a fare tutto in modo divertente.
    Fare il combattimento contro Amleto è stato dura, ma almeno sono riuscito a ferirlo!


    Amleto - MANUEL INNOCENTI

    Il personaggio di Amleto è forse il mio preferito in assoluto del Teatro tutto, motivo per cui ho cercato di trattarlo con estremo rispetto e amore ma anche con una sana dose di follia (che poi è uno dei tratti distintivi già nell'originale). Nell'opera c'è davvero un universo di significati ma uno degli aspetti che da sempre mi cattura di più è la profonda dinamica genitori-figli. E qual è un'altra famosa opera di finzione che amo e che pur facendo parte di un media totalmente diverso si fonda sullo stesso aspetto? Ovviamente Star Wars. Così non mi è stato difficile giocare sulle analogie e reperire l'occorrente in casa tra spade laser e teschi di Darth Vader. La mia parte preferita è il "NOOO" urlato alla scoperta della morte di Ofelia, identico in tutto e per tutto a quello di Luke dopo la famosa battuta "Io sono tuo padre".

      Re Claudio - MARCO V. POGLIAGHI

    "Ma chi me l'ha fatto fare?"... che poi, no dai... mi sono ritrovato in una parte con tante battute che nemmeno immaginavo. Beh, l'idea che il Re Claudio, usurpatore del trono, avesse un inflessione dialettale vagamente mafiosa era più che mai prevedibile. Mi sono divertito come un matto a trovare degli "escargot" che andassero bene per la scena: un boccale da birra (ho detto DA birra), gli occhiali da alpinista, il bigliettino di auguri, la pallina avvelenata di alluminio. Quel che non si vede è che non dovendo essere inquadrato per intero ero coi pantaloni corti per il caldo. Ah, quasi mi dimenticavo... nella busta che vi ho affidato con gli auguri per il Re, c'erano 50 Euro veri! Rosenquellarobalì e Guildengiacomino?!? Quand'è che me li ridate? Io segno eh!

      Regina Gertrude - SILVIA INNOCENTI

    Quando mi è stato proposto il ruolo della regina l'ho accolto subito con entusiasmo, poche cose mi vengono naturali come comportarmi da snob.
    Trovo l'idea dell'Amleto in videochat molto divertente, e può essere un'occasione per far conoscere ai più giovani una delle opere più straordinarie di sempre.
    Ho inserito una piccola citazione: mi vedrete spazzolare Simba del Re Leone, cartone animato ispirato proprio alla tragedia dell'Amleto.

      Polonio - CRISTIANO PAGLIONICO

    Devo ammettere che mi sono divertito molto a trovare un modo per rendergli giustizia, perché Polonio è letteralmente l’insieme di determinati miei comportamenti assurdi portati al loro più colossale “Non Plus Ultra”. Così, ho pensato che divertirmi interpretandolo e facendo letteralmente quello che più mi sembrava naturale, fosse la chiave giusta.
    Lo scoglio più difficile è stato indubbiamente l’aspetto tecnico, ma ho risolto con la mia forza "leonina" tenendo ben sollevato il PC portatile con il microfono dinamico appoggiato sul trackpad. Voilà, indossate letteralmente le prime due cose viste nell’armadio e legati i capelli con un fazzoletto per renderlo più folle di quanto già non fosse (no scherzo, è che i miei capelli sono orripilanti), Polonio è servito a voi. Spero vi possa far divertire.

    Rosencrantz / Attore I - RICCARDO PESCE

    Per Rosencrantz l'idea si è perfezionata parlando con il mio partner Guildenstern. Sono entrato ballando (ndr: su una musica immaginaria dato che è stata scritta successivamente), ho immaginato un Rosencrantz discotecaro, con un accento sardo totalmente improvvisato e molto contrario alla sobrietà (in tutti i sensi): cappello, camicia, status da turista medio e capacità di cognizione ed elaborazione pari a un tacchino. E per l'altro ruolo? Un mio vicino che mi ha visto con il mocio rubato a mia madre che stava lavando i pavimenti e un accappatoio mi ha guardato con una faccia tanto stranita. Poi ha scosso la testa: "conseguenze della prolungata reclusione" deve aver pensato. Per una parodia dissacrante e totalmente fuori fase ho ritenuto fosse perfetto. Spero, in cuor mio, che Shakespeare non me ne voglia.

    Guildenstern / Attore III - STEFANO MANCINELLI

    Per il personaggio di Rosencrantz… ops scusate volevo dire Guildenstern, ci confondiamo sempre, mi sono confrontato con la mia metà (Rosencrantz). Ho pensato che Guildenstern fosse il classico amico scemo che ognuno di noi ha nella propria vita. Allo stesso tempo, un personaggio stravagante che riesce a sfondare la quarta parete nonostante conosca già l’opera (infatti tiene il libro dell’Amleto in mano).
    Per il vestiario abbiamo pensato di ispirarci a “Rosencrantz e Guildenstern sono Morti” di Tom Stoppard, ma solo per i colori giallo e viola; il resto dell'abbigliamento è ispirato a due classici turisti che cercano divertimento.
    La maggiorparte del personaggio e venuto da sé prendendo spunto dalla comicità del duo Stanlio e Ollio. Per l'altro ruolo, Attore III, ho combattuto per averlo: nessuno poteva fare la finta donna meglio di me. Grazie ad una sciarpa blu e una delle mie stravaganti parrucche il personaggio ha preso vita in men che non si dica.

      Ofelia - MORGANA GABURRO

    Una sola parola per descriverlo, wow! Mi sono divertita molto ed è stata un bel modo per continuare a fare teatro tutti insieme. Con pochi interventi sono riuscita a divertirmi un sacco! Sono quasi impazzita per trovare tutti quei petali, non sapevo più dove cercare, alla fine però ci sono riuscita lo stesso. Sono felice di partecipare a questo progetto e spero di farne molti altri.


    Orazio - AINHOA RANO

    L’Amleto ai tempi del coronavirus mi è sembrata sin da subito una bellissima idea, un modo per mantenere vivo il teatro. Interpretare il personaggio di Orazio in versione lottatore di sumo è stato alquanto divertente.
    E’ stato così dopo aver frugato nell’armadio di mia mamma, indossato un poncho invernale in una splendida giornata di sole con ben 20 gradi, spostato l’intero arredamento del mio salone per ricavare uno sfondo bianco e fornendomi dell’impeccabile pronuncia giapponese di Google traduttore ho cercato di dare vita a questo personaggio.

      Attore II - GIOVANNI DEL PRETE

    Due battute, un paio di righe appena sembrano nulla, ma non lo sono! Ti aprono infinite varianti, le puoi dire in ogni modo. L'importante è trovare quello giusto. Comunque, detto questo, mi sono divertito molto e sono felice di far parte di questo progetto.
      Tombarolo - LAURA PARMIGIANI

    Nonostante il periodo difficile, è stato bello e interessante poter partecipare a questo progetto. Tutto questo mi ha insegnato che l'arte, in ogni sua forma, non sarà mai abbattuta, neanche di fronte alle situazioni peggiori. Chi vive per l'arte troverà sempre il modo per esprimerla e regalarla a chi sa apprezzare.

    Fortebraccio - LORENZO CANNONE

    Una sola battuta, una frase piccola, ma che mi ci è voluto un sacco di tempo a realizzare per paura che non fosse all’altezza. Per il video, la prima volta ho provato con la Go-Pro di mio padre, successivamente, poiché era completamente scarica, ho usato il mio cellulare appoggiato allo schienale di una sedia.
    Comunque, rivedendo la prima bozza del video mi sono divertito e sono conteto di far parte di questo bellissimo progetto!

  • MONTAGGIO VIDEO (di Manuel Innocenti)

    Il montaggio video è un mondo che da sempre mi affascina, specie in ambito cinematografico, da appassionato della Settima Arte quale sono. Pur non avendo mai avuto esperienze professionali in tal senso, non era la prima volta che mi dilettavo fra trailer di spettacoli, video di backstage per l'Associazione e progetti personali. Inoltre da fruitore di Youtube l'osservazione di centinaia di video di esperti youtuber nel corso degli anni mi ha aiutato a sviluppare una certa sensibilità sull'argomento.
    La sfida più grande per questo progetto è stata senz'altro il fatto di riuscire a rendere armoniosi e fluidi dei dialoghi registrati separatamente dai vari attori. Non è facile creare qualcosa di coeso quando ciascuno non ha modo di ascoltare né vedere la battuta precedente del collega. Fortunatamente il talento e l'esperienza maturata da diversi elementi del Cast ha agevolato non poco il lavoro in diversi punti potenzialmente critici.

    Un'altra grossa sfida è stata quella di riuscire ad esaltare la performance attoriale attraverso tagli nei punti di giusti, così da riuscire ad imprimere un ritmo alle singole scene che non ne azzoppasse la potenzialità comica, visto che come si sa è un'arte che si basa spesso sull'azzeccare il secondo giusto. In certi casi è stato necessario andare ad intervenire persino sulle frazioni di secondo. A proposito di questo ringrazio Marco per aver dato un enorme contributo con delle musiche originali letteralmente cucite sulle interpretazioni e sui tempi delle singole battute, aspetto che ha agevolato non poco tutto il consistente lavoro sul montaggio sonoro. E' stato particolarmente eccitante assemblare i vari momenti "Fisici" di cui è caratterizzato il copione, parlo di duelli, scontri ma anche semplici passaggi di oggetti da un'inquadratura all'altra che però quando si tratta di andare a montare si rivelano tutt'altro che semplici.

    Una volta terminata la parte più lunga e faticosa del montaggio complessivo, mi sono concentrato sul rendere più dinamiche e "Cinematografiche" possibile alcune scene. Lenti zoom in avanti nelle inquadrature, passaggi da figura intera a primo piano, effetti visivi (sempre senza abusarne, ma trovando il giusto equilibrio) e non dimentichiamoci tutte le regolazioni volume delle varie voci oltre che l'inserimento di filtri particolari come nel caso del fantasma del Re Amleto. Anche la color correction ha richiesto la sua bella dose di tempo ed energie. Per esempio nella sequenza del veliero, registrata tutta su sfondo verde, è stato necessario virare sul verde anche le scene dei vari attori che appaiono in quel contesto. Ci tenevo che tutto il progetto avesse una sua coerenza visiva e che ogni ambientazione di sfondo o costume potesse esprimere al meglio le sue potenzialità cromatiche ed espressive. Chiaramente lavorando con video di qualità diverse e registrati con differenti dispositivi (nessuno di questi professionale, essendo un lavoro homemade) il compito è stato particolarmente arduo e delle volte è stato necessario fare qualche compromesso.
    Infine, menzione particolare alla sigla iniziale. La musica evocativa e ben cadenzata di Marco mi ha permesso di creare una vera e proprio intro da serie tv, giocando con la ritmica e soprattutto la grafica, altra mia grande passione.

    Ho utilizzato due programmi differenti. Il software gratuito "Wondershare Filmora" per il montaggio totale delle singole clip e tutte le regolazioni video-audio principali, mentre per gli ultimi ritocchi, la sigla e il montaggio delle musiche ho utilizzato "CyberLink Power Director".   

  • MUSICHE ORIGINALI (di Marco V. Pogliaghi)


    Dopo aver scritto il testo (nda: praticamente di getto, a memoria), progettato lo storyboard e gettato le basi per una improbabile regia fatta in videoconferenza, è stato necessario dotare il video di musiche che fossero adeguate al progetto. Per adeguate intendo proprio "adeguate", nel senso che non potevano essere troppo banali né troppo cerebrali. Per la sigla iniziale ho optato per l'utilizzo di uno strumento dominante come il fagotto che, data la sua tonalità bassa, quando viene suonato in forte produce quasi un suono criptico dalle inequivocabili tonalità comiche. Poi ho affiancato strumenti classici - come è mia consuetudine - archi, legni e ottoni, alle voci cantate di un coro digitale che ripete in maniera quasi ossessiva le parole "Ham-Let-Ham-Let". A forza di ripeterlo però poi diventa "Let-ham Let-ham" che significa "lascia il prosciutto, lascia il prosciutto".

    Per alcune musiche speciali è stato più facile: per il fantasma del Re Amleto campane tubolari e un suono synth di ultima generazione per fare da sfondo tenebroso; per Rosencrantz e Guildenstern un bel "tumz-tumz" da discoteca e uno di quei synth distorti tanto tipici nella musica house. Per la scena della nave mi sono sbizzarrito in un tema piuttosto epico, ma il bello è stato poter usare i cori per far brillare le azioni di Amleto. E' stato abbastanza divertente e soprattutto un lavoro rapido e indolore dato che non c'erano tempi teatrali da studiare (come invece accade per gli spettacoli sul palco).

    Per la composizione ho utilizzato il mio immancabile DAW Steinberg Cubase corredato degli ultimi ritrovati per la realizzazione di musiche di scena ed effetti corali (EastWest Quantum-Leap Symphonic Choir, Halion Symphonic Orchestra, Dark Planet e Halion 6), e come sempre un pizzico di audacia e di fortuna.

    Ringrazio Manuel per l'impeccabile lavoro di montaggio che mi ha permesso di chiudere alcuni cerchi rimasti aperti nella prima fase della produzione. Ho così potuto cercare sonorità specifiche e tempi musicali perfezionati sul montaggio e, anche se ci sono delle bizzarrie sonore, niente di acustico sembra dar fastidio alla parte attoriale. E in effetti il lavoro finito doveva essere divertente, sì, persino frivolo, ma di certo non banale. La parte più difficile è stata trovare gli effetti "click" e "scratch" del giradischi per le musiche di Polonio che ho pensato fosse logico rendere assurdamente ampollose più o meno come è nella realtà il personaggio.

    Indispensabile l'assistenza del sempre presente Ennio Generoso che ha seguito tutta la parte dell'aiuto regia dandomi consigli importantissimi e ben definiti circa la realizzazione del progetto.

  • "LA STRAMPALATA" in FA Diesel (di Marco V. Pogliaghi)


    (avete letto bene, "diesel" e non diesis), scherzo per fagotto e cori, è la sigla finale dell'"Amleto in VideoChat" (CHE SENTIRETE SOLO NEL TERZO, CONCLUSIVO FILMATO). Si tratta di una conseguenza surreale del già surreale progetto di questa colonna sonora surreale. Anziché mettermi a comporre una musica nuova per la sigla o riutilizzare la stessa di quella iniziale ho pensato fosse una cosa carina musicare il tutto utilizzando le voci degli Attori come strumenti musicali. Così è bastato distribuire i ruoli assegnando le parti di ogni strumento e far registrare a loro, sempre con strumenti domestici come telefoni cellulari e tablets, e poi mettere insieme il tutto mixando e "cercando" di ottenere un suono uniforme nonostante le diverse origini e i diversi formati. Ho elaborato ogni singola traccia confrontandola ed allineandola al meglio possibile al metronomo anche lasciando - volutamente - qualche nota imprecisione sbalestrata.
    In un coro improvvisato, virtuale e persino online, è pressoché impossibile che tutti vadano perfettamente a tempo, non sarebbe naturale e amo la musica spontanea anche se all'orecchio può apparire imprecisa. Si fanno scelte di campo, le stesse che fanno gli artisti quando dipingono: anziché pennellate precise e fini, decisi colpi di setola per tracciare contorni meno definiti. Tenendo conto che oggi non c'è un solo cantante che non usi il tuner (ndr un dispositivo che effettua delle correzioni per sistemare i cali di tonalità nella voce) - cosa che io ho evitato come la peste - ho fatto l'upsampling dei campioni da mono a stereo, ho rimosso per quanto possibile i rumori di fondo e per il mastering ho utilizzato un delay e qualche reverbero. Infine ho assemblato il tutto in multitraccia utilizzando Adobe Audition.

     

    componenti dell'Orchestra de
    "La Strampalata in Fa Diesel"

         
    contrabbassi   Riccardo Pesce
    violoncelli   Ainhoa Rano
    fagotto   Cristiano Paglionico
    percussioni cromatiche   Stefano Mancinelli
    percussioni   Marco V. Pogliaghi
    coro maschile   Manuel Innocenti
    coro femminile   Silvia Innocenti
         

  • COLOPHON & DISCLAIMER

    Si certifica che nessun peluche è stato maltrattato durante le riprese e che non sono state usate armi o veleni o comunque attrezzature pericolose per la salute, soprattutto dei minori. La spada laser in uso ad Amleto è certificata dall'AJI Associazione Jedi Italiana. La caramella mangiata dal Re è una "Pelmò Ripiena Fondant" della Serra Industria Dolciaria.
    I 50 euro spariti non sono più stati ritrovati: si presume che il Re d'Inghilterra sappia qualcosa, ma interrogato si astiene dal fare commenti.


  • "AMLETO in VideoChat" è un esclusiva dell'Associazione "LA SILLOGE".

    Testo e Musiche Originali Marco V. Pogliaghi
    Logo Grafica e Montaggio Video Manuel Innocenti
    immagini, grafica e contenuti multimediali soggetti a diritti di CopyRight & CopyLeft

 

L'Associazione "La Silloge" no profit nasce dall'incontro della Vita, del concreto, con il Sogno, quel necessario sentire dell'Uomo che accende la speranza, esorta l'intelletto e pungola lo spirito. "La Silloge" è un forte punto di riferimento per coloro che si sentono giovani e che vogliano sperimentare la vita attraverso la massima espressione di un'Arte, quella teatrale, che le riunisce tutte. "La Silloge" offre a tutti gli interessati una via intelligente per continuare a esplorare e approfondire, in modo che siano potenziati quei valori assoluti di libertà e di indipendenza dell’Uomo che costituiscono la pietra angolare nella vita di ogni Artista. (M.V.Pogliaghi)

Teatro. Inventi. Diventi.

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